Ecofondamentalista. Riflessioni di un neo-contadino
Premesse introduttive
Politica, economia, sociaetà...
Energia vitale e vita relazionale
Consapevolezza e pratica della realtà
Opere. autori, correnti di pensiero
Dizionario ecofondamentalista
Glossario
Blog
Forum e Links
Home page


Send e-mail


EVOLUZIONE

Superato lo stadio della precarietà, dell'esser soggetti all'imprevedibilità degli eventi naturali, al freddo e alla fame; superato il tempo del senso interiorizzato di carenza, di povertà interiore e quindi della brama di possesso, di ricchezza, di successo e di potere, di compensazione e della ricerca di un qualche splendore nella propria immagine riflessa in vari tipi di specchio; superata la fase dell'ideale della Libertà come obiettivo supremo, libertà di perseguire senza limite la propria soddisfazione, di seguire le proprie inclinazioni sempre mutevoli e di puntare ad ogni obiettivo ed anche a quello contrario; al di là di tutti i necessari passaggi, verrà il tempo di diventare adulti per l'Umanità, non senza imparare da pesanti lezioni, dai propri errori. Verrà il tempo della Realizzazione come base e come orizzonte per orientare le nostre vite. Il tempo della Misura come criterio per distinguere ciò che è possibile avere e ciò che è bene avere, fare e perfino conoscere.

Questo tempo, questa evoluzione, non sarà comprensibile da un punto di vista umano/umanista: non sarà il diventare dell'Uomo sempre più squisitamente umano, da un punto di vista unilateralmente umano. Sarà il realizzare ciò che veramente siamo: esseri (umani) integrati e interrelati nella Natura, nostra profonda essenza. Sarà dunque, questa realizzazione, questa evoluzione, con noi, ad un tempo della Natura stessa, di tutto il mondo. Perché una condizione più armonica e più compiuta, funzionante con soddisfazione (e non con eterna affannosa - o eroica - ricerca) in modo integrato di un essere o di una specie con il mondo è una realizzazione di tutto il mondo. Tutto il mondo ne beneficia. Per questo il metro della Realizzazione - a differenza di quello della richezza, del succeso, del potere e della libertà - deve essere anche umano, ma non può essere solo o essenzialmente umano.

L'immagine del Buddha nel momento in cui ottiene l'Illuminazione lo rappresenta nel toccare con le mani la Terra sulla quale è seduto, in unione con essa, nella Realizzazione di questa unione che c'è sempre stata. Il Buddha è il passaggio evolutivo successivo all'homo sapiens.

Come per tutti i passaggi evolutivi non si tratta di un destino precostituito: si tratta di un adattamento all'ambiente o, meglio, a condizioni che si sono prodotte. In questo caso le condizioni sono state prodotte dalle precedenti forme adattative, sia interne che esterne, che gli umani hanno prodotto nella loro esistenza e nel loro percorso storico, si tratta della struttura del loro essere interiore e del loro esistere ed interagire fra loro e col mondo. Un superamento in positivo porterà ad una maggiore realizzazione della forza basilare che li guida e che guida tutti gli esseri, ovvero l'istinto a vivere e a vivere bene ovvero con soddisfazione e questo sarà possibile se le nuove forme che si manifesteranno supereranno la selezione naturale ovvero l'essere compatibili e sufficientemente in armonia (dal "punto di vista" dell'insieme) con il resto della Vita. Un esito in negativo, al contrario, significherà una sempre maggiore debolezza che sarà in grado sempre meno di reggere alle nuove ondate dei cambiamenti che incessabilmente arrivano dal procedere della Vita, tra cui anche quelli che saremo stati noi ad innescare.

Come per tutti i passaggi evolutivi si tratterà di una "evoluzione" solo dal punto di vista di chi la vive e, come per tutti i passaggi evolutivi, non sta scritto da nessuna parte (neanche qui) che dovrà necessariamente avvenire.


< torna